Cari amici, compagni e compagne del Partito Democratico,
abbiamo percorso insieme milioni di scale, e da meno di un anno le nostre strade si sono divise. Divise nel luogo identitario di un partito ma, crediamo, non sempre allontanate.
Molti dei progetti, dei bisogni e dei sogni che abbiamo condiviso, continuano ad essere il riferimento di una militanza attiva per tanti e tante di noi.
Negli ultimi due anni il panorama politico nazionale è stato attraversato da cambiamenti impensabili. Abbiamo avuto al governo la peggiore delle destre, che ha autorizzato implicitamente la pratica dell’odio, dell’omofobia e del razzismo. Che ha ridotto le prospettive di crescita economica del nostro paese, e attaccato con campagne mediatiche vergognosamente false i luoghi della democrazia e del diritto.
Primo fra tutti il Parlamento.
A seguire, il nostro comune partito ha vissuto qualcosa di imprevedibile: non ha saputo dialogare in una dialettica sana con la componente riformista, prima attaccata anche nelle sue operazioni migliori (sul lavoro, sulle parità, sulle politiche di inclusione sociale), poi addirittura oggetto di una “campagna acquisti” di bassissimo profilo.
Infine, all’arrivo del Covid-19, mentre il Governo tutto agiva per la ripresa, nonostante il peso di una politica 5 stelle gregaria e/o contraria, ogni proposta riformista è stata infine accolta deprivata nella comunicazione mediatica della sua radice politica e etica.
Ci troviamo oggi, cari compagni, compagne e amici, di fronte a un partito che nella sua componente vicina al Segretario si sta adeguando al populismo vuoto di contenuti profondamente democratici che ne caratterizzava la nascita, nel segno di quella vocazione maggioritaria voluta da Occhetto, Veltroni, Prodi, Rutelli, e del tutto resa impensabile dalle politiche ufficiali di oggi.
Se la censura politica che ha reso necessario uscire dal PD per riacquistare un progetto in profonda democrazia è stata forte un anno fa, non lasciamo oggi che si perda la possibilità di coagulare, intorno a un polo profondamente attento in toto alla società dei diritti, il polo riformista, le vere forze democratiche del paese. Capaci, queste sì, di parlare a una nazione non populista, non omofoba, non razzista, non disfattista nelle politiche economiche ed europeiste.
Abbiate il coraggio di isolare le forze che si sono lasciate abbagliare da un’autarchia priva di storia come quella del Movimento 5S, e di convergere verso un riformismo davvero profondamente al servizio dello Stato, dei Cittadini e delle Cittadine. Questo raccoglie le istanze e le forze migliori della nostra Nazione in questa nostra Europa. Ed anche, rendete forte quella parte del Partito Democratico capace con forza di guardare oltre il confine angusto del recente appiattimento, espropriate le terre a chi le occupa con un disegno diverso da quello per il quale è nato il Partito Democratico e fate sentire forte la vostra voce.
Votatiamo NO al referendum, esprimiamo consenso elettorale per le liste che realmente rappresentano in questo momento una alternativa a un contagioso terrappiattismo noVax. Proviamo ad essere coraggiosi e coraggiose, ad essere noi stessi e noi stesse. Ad appoggiate le forze nuove, e ritrovare nella tradizione di una politica onesta, virtuosa, determinata e competente la spinta ad una militanza unitaria e orgogliosa di se stessa.
Non cediamo alla lusinga dei poteri piccoli. Pensiamo in grande. Lo meritate e lo meritiamo.
La redazione del LottangoloBlog
Nerina Garofalo
Cristina Petrucci
Marcello Veccia
Riccardo Vinci
Ruggiero Borgia
Angela Solaini
Cristina Candidi
Antonella Cannone
Alfredo Letizi
Massimo Federici
Cosimo Mastrorocco
Linda Tancredi
Daniela Bartolini
Mara Stecchini
Anna Punzo
Vincenza Vinci
Manuela Ottanelli
Milena Casadei
Carmela Banchero
Francesco Ripepi
Stefania Dantini
Alberto Ghilardi
Amedeo Adinolfi
Debora Fioramante
Mirtella Taloni
Francesco Berardino Sanzio Di Marzio
Silvia Checchi
Daniela Romiti
Maria Paola Orlandini
Loredana Gaudio
Assunta Antonini
Monica Ranuncoli
Tommaso Collaro
Pinella Camiola
Giovanni Di Marzio
Alessandro Marotta
Annamaria Ferramosca
Giuliano Iacino
Santino Carotti
Luisa Lanzetti
Renato Mezzetti
Vittoria Crisostomi
Cristina Nuzzo
Luigi Fiacchi
Anna Di Mastromatteo
Franco De Paola
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Per adesione:
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
Eugenio Montale, da Satura 1962-70
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.