Riapre sotto le nuvole, e il sole, il Caffè letterario a cura di Rossana Pantano e Cristina Petrucci. Il Caffè letterario ha ospitato negli anni incontri, presentazioni e laboratori che vanno a costruire un prezioso momento di apprendimento condiviso, ascolto, dialogo e comunicazione rivolto alle donne e agli uomini del Municipio e non solo.
La ricchezza del poter dire intorno a ciò che si legge, che si annota, che si desidera mettere in comune è l’avvio di ogni alchimia positiva nella convivenza, e costituisce una occasione di incontro e impegno di impagabile valore.
(ng)
Augurando al Caffé e alle sue curatrici instancabili buon lavoro anche quest’anno, per ringraziarle, proponiamo per intero il testo della poesia da loro scelta per l’avvio dei lavori:
Nuvole, da “Elogio dei sogni”, Wislawa Szymborska
Dovrei essere molto veloce
nel descrivere le nuvole –
già dopo una frazione di secondo
non sono più quelle, stanno diventando altre.
La loro caratteristica è
non ripetersi mai
in forme, sfumature, pose, disposizione.
Non gravate della memoria di nulla,
si librano senza sforzo sui fatti.
Ma quali testimoni di alcunché –
si disperdono all’istante da tutte le parti.
In confronto alle nuvole
la vita sembra solida,
pressoché duratura e quasi eterna.
Di fronte alle nuvole
perfino un sasso sembra un fratello
su cui si può contare,
loro invece sono solo cugine lontane e volubili.
Gli uomini esistano pure, se vogliono,
e poi uno dopo l’altro muoiano,
loro, le nuvole,
non hanno niente a che vedere
con tutta questa faccenda
molto strana.
Al di sopra di tutta la tua vita
e della mia, ancora incompleta,
sfilano fastose così come già sfilavano.
Non devono insieme a noi morire,
né devono essere viste per fluttuare.