Piccole resistenze contro l’oblio

Grazie Nanni

Non dirò nulla del piacere e della sensazione di attualità struggente della versione restaurata di Caro Diario, di Nanni Moretti, fatta dalla Cineteca di Bologna. Se non della gioia immutata, un po’ amara, con cui si vede ogni suo film. Voglio invece conservare, gelosamente condividendo, la sensazione davvero calda, tattile, e protettiva, di quel volto e di quel corpo, con un sol gesto “smascherato” e poi di nuovo velato al termine del lungo monologo (60 minuti di intimità protetta) e consegnato a un amore che univa e teneva, l’amore per il cinema. Era la terza serata, delle 2+2 previste. In galleria tanta gente comune, moltissimi, moltissimi ragazzi e ragazze di diciotto vent’anni. 

Moretti apre con un garbatissimo saluto alle spettatrici e agli spettatori, e l’invito a non fare spreco di quel dono corporeo nella vertigine visivo uditiva del cinema, fotografando, filmando, registrando e postando nei social, condividendo nella distanza. Perché lui è lì, per le 212 persone in carne ossa, mascherine e disinfettanti, che non vogliono rassegnarsi a non andare al cinema. A non vivere. E’ per loro, per noi, quel momento che dice: non avere paura.

Non dirò del monologo, così segnato da momenti di commozione, né delle immagini private e del valore pubblico del privato. Della vita, della malattia, della perdita. Della bellezza dei diari. Resta una cosa preziosa donata al covid19, a una nazione così mancante verso il cinema, l’arte, e la condivisione vera di esperienze, e a noi che eravamo lì. 

Non andavo al cinema da 8 mesi (io che comunque ci sono andata sempre molto in passato), e così Riccardo. Siamo usciti dalla sala col desiderio di tornare a vedere la Nicchiarelli come la sua figlia di Marx, e comunque di tornare al cinema prestissimo, in questi giorni. Con la sensazione di essere stati protettieducatamente accompagnati e tenuti, per queste piccole 3 ore nell’infinito tempo della dilatazione delle cose che il COVID ci consegna, con una grazia commovente.

E col progetto di rivedere Heimat, che gelosamente conserviamo a casa nostra, in un cofanetto di DVD. Piccole resistenze contro l’oblio.

Grazie Nanni. Come penso ti chiamino gli amici. E, come hai detto tu, buona fortuna

(Nerina Garofalo)

dal profilo Instagram di Nanni Moretti:

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