Le radici oggi per i frutti di domani
Si sono da poco conclusi gli stati generali della natalità, un’iniziativa che ha visto coinvolti personaggi di spicco di molti ambienti, due su tutti, il premier Mario Draghi e Papa Francesco che, insieme al presidente del Forum delle Associazioni Familiari Gigi De Palo, hanno ribadito e un concetto fondamentale per noi, per l’Italia e per il mondo: ‘senza figli non c’è futuro‘.
Come il presidente del Forum dice sempre, il bene e l’interesse interesse comune non sono la somma del bene e degli interessi dei singoli ma sono il frutto di scelte condivise che mirano al benessere d’oggi per il benessere di domani.
Marcel Mauss descrive nel suo ‘saggio sul dono‘ un concetto molto interessante e affermava che questo (il dono) è un fatto sociale totale composto da tre elementi: il dare, il ricevere e il ricambiare.
L’obiettivo della natalità‘ è proprio questo, un dono e un fatto sociale totale.
È un dono perché vuol dire dare l’impegno di noi tutti oggi, per ricevere un bene comune, dei figli, che sono a loro volta un investimento frutto di un investimento, ed è anche ricambiare perché dare l’esempio oggi vuol dire costruire le basi del domani, non sulla sabbia dell’individualismo ma sulla salda roccia della società e della collettività, per il suo e l’altrui bene.
Infine, è un fatto sociale totale perché raccoglie e mette insieme i pezzi di un vaso rotto, ai nostri occhi troppo complesso per essere riparato, ma chiamati al dialogo in questa occasione.
Questo obiettivo mette insieme la politica, finalmente unita, la società civile, il terzo settore, l’associazionismo e ultimo, ma non per importanza, l’amore e la speranza per e di una società che sa di nuovo, di un benessere nuovo, di futuro.
È qui ed ora che si poggiano queste radici del domani che possono dar vita a grandi alberi, come i bonsai di fico donati alle autorità presenti.
Il fico, un simbolo non da poco, una pianta forte che mette le sue radici su qualsiasi terreno fertile e che se curata dà frutti dolci, dolcissimi.
L’acqua che verrà data a questa pianta sarà un investimento, l’assegno unico familiare, finalmente, per chi verrà dopo e chi vorrà oggi preparare il terreno a questi frutti.
La cura saranno i servizi, una necessità per la maternità, per la paternità e per un rapporto tra le generazioni di lunga durata, sostenibile, perché il bene che facciamo oggi non muore con noi oppure ‘non si cancella da un anno all’altro’ ma continua perché: ‘senza figli non c’è futuro’.
