Ho ascoltato ieri, online, la presentazione della 2 giorni di ascolto e progettazione e di “riepilogo” dei primi 100 giorni di Sinistra Civica Ecologista nelle giunte a Roma, e in Italia, con molta attenzione.
Un buon lavoro, ricco di prospettive, soprattutto perché accompagnato a Roma dal lavoro di Andrea Catarci, sulla visione e implementazione delle politiche di decentramento per il Comune di Roma.
Mi rimangono due domande, che non ho potuto porre poiché la chat social non è stata letta, ma che vorrei riproporre, essendo per me cruciale nell’ottica dei 15 minuti della bella metafora proposta in campagna elettorale nel Programma di Roberto Gualtieri:
- la prima, sul questionario utilizzato per avere un feedback su questi primi 100 giorni. Avendo ipotizzato in passato dalle pagine de “LottangoloBlog” un uso costante degli strumenti di feedback e analisi dei bisogni come centro di una democrazia realistica nelle azioni di amministrazione dei territori, mi piacerebbe avere informazioni su modalità di costruzione, erogazione e comunicazione dei risultati di questo questionario. Strumento eccellente se ben progettato, erogato, e analizzato a valle, ma a rischio di diventare strumento di propaganda, se dichiarato e non condiviso con una pubblicizzazione che vada oltre il confine politico delle forze che lo erogano. Insomma, se ne parlerà immagino, nei tavoli delle giornate di oggi e domani e nelle iniziativa, ma una forza che tanto usa i social spero possa condividerli significativamente in Rete.
- la seconda, sul destino delle sale cinematografiche cittadine chiuse, e il loro possibile reimpiego. Sempre dai volantini de #lottangoloBlog proponevo un approccio al “salvataggio” dei luoghi del cinema e della cultura (librerie, botteghe artigianali) con una azione precisa (andando incontro alla logica della città dei 15 minuti, ma sopratutto pensando alla creazione di spazi di apprendimento e socializzazione misura di ragazzi, ed anche di anziani, o presenti onorando la logica della buona gestione del tempo di vita e di lavoro): fornire ogni quartiere (all’interno dei municipi) dei presidii di apprendimento essenziali, una sala con programmazione d’essai gratuita o a prezzo politico, una biblioteca e mediateca di quartiere, parchi e luoghi a attrezzati con connessioni di rete pubbliche, rendendole scuole di formazione ai mestieri del libro, del libro digitale, del cinema, della fotografia, dell’artigianato per il cinema, all’interno dell sale con collegamento alle scuole e alle tante parrocchie e associazioni che dispongono di spazi di proiezione e didattica. Molte delle idee erano legate al pensare il cinema, le librerie e le mediateche come luoghi operativi della competenza diffusa, e di creazione di impresa per giovani, donne e disoccupati. Anche sulla scia di una riflessione fatta in intervista con Paride Leporace, a lungo direttore della Lucana film Commission e oggi alla direzione del Quotidiano del Sud Web.
Ora, sempre da queste pagine, ripropongo le domande e le proposte, sperando di contribuire a quel dialogo allargato che fonda il successo delle Amministrazioni, dialogo senza il quale non si va avanti nel consenso pieno di tutti gli utenti e le utenti dei servizi. E della politica. La città dei 15 minuti non si organizza alle cene di gala, come ben diceva Andrea Catarci in suo recente articolo.
Si realizza con ascolto e restituzioni autentiche, aggiungerei.
Buon lavoro a Sinistra Civica Ecologista per queste due giornate, e buon lavoro a tutta l’Amministrazione di Roberto Gualtieri. E spero, personalmente, con il contributo aperto e di democrazia e attenzione che Valerio Casini e Francesca Leoncini di Italia Viva sapranno di certo dare al dialogo finalizzato al miglioramento delle “azioni comuni in Comune”, ed è a loro, Valerio e Francesca, che rivolgo, in questo senso, una domanda di approfondimento e progettazione di questi temi in collaborazione con i Comitati di Azione CIvile di Italia Viva distribuiti nei quartieri romani.
In particolare col nostro, Roma Vero 8 – coordinato da Riccardo Vinci, dove spero si riesca ad organizzare, a breve, più di un evento di dialogo e confronto, e di avere la presenza degli Amministratori in dialogo con tutte, davvero tutte, le forze democratiche del territorio.
Buon we a tutti, che porti alla città bene comune.
(Nerina Garofalo)





