Cosa rimane oggi, tolta la possibilità di esercitare una scelta attraverso il voto di preferenza, del diritto degli elettori ed elettrici ad esprimere non solo la preferenza per uno schieramento, ma anche e soprattutto la libertà e il diritto a premiare i modi, linguaggi e azioni di singol@ candat@ ? Cosa rimane della buona politica e delle opposizioni eliminato il sistema proporzionale?
Lo spettacolo terrificante al quale assistiamo da giorni (la comprensibile e umana ricerca di una probabilità statistica di elezione, altrettanto però pietosa in quanto cancella il nostro esercizio di voto nei fatti), fa davvero rimpiangere tutto quello, dal berlusconismo in poi, ha trasformato la politica in un mero gioco delle parti che esclude i cittadini, e anche i partiti e gli schieramenti con l’altrettanto inesistente diritto alla parità di comunicazione con la connivente sparizione di ogni etica sui canali mediatici.
Non è quel “uno vale uno” che ha consacrato l’addio al politico come garante di capacità e intento, è piuttosto la scomparsa del cittadinanza dei singoli nella determinazione delle squadre per i futuri governi.
Su tutto questo, la mannaia mortifera che a ridotto le due camere a un insieme di poteri autodeterminati, con la scomparsa dal prossimo parlamento di competenze maturate negli anni e di pensiero critico all’interno dei partiti.
L’unica cosa seria da fare è votare là dove si riscontrano onestà, competenza e chiarezza, sperando che questo consolidi, all’interno delle Camere future, e nell’esercizio del potere, il bene nella nostra vita e per il nostro futuro.
#iovotoItaliaViva #terzopolo #matteoRenzi
(NG)





I sitemi di voto il Italia, in un articolo su Repubblica.it
