Superare se stessi – Spunti per l’assemblea odierna
In vista dell’Assemblea di Italia Viva Roma prevista oggi alle 18:00 ospitiamo, come nel volantino precedente, un intervento personale di riflessione. Questo di oggi a firma di Nerina Garofalo
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Per il dialogo previsto oggi in Assemblea romana, vorrei condividere alcuni spunti di riflessione. Poiché una metropoli e capitale, non vive di solo territorio locale, oggi più che mai.
- L’esperienza riformista proposta nel PD da Matteo Renzi, da cui nasce Italia viva, era ed è rimasta a lungo quella di una realtà democratica di centro sinistra (ricordo in questo senso le parole di Boschi, Bellanova e Bonetti nella Leopolda del novembre 2019).
- Dal PD ci si distacca, alla nascita nostra, a causa del fuoco amico e delle pressioni esercitate dall’apparato storico democristiano e post – comunista sui media e nel partito.
- Il momento storico e politico che attraversiamo contempla:
- una Pandemia e i suoi esiti di trasformazione socioeconomica
- una guerra attiva in più territori nel pianeta
- crisi climatica sempre più pressante
- una progressiva islamizzazione della compagine sociale nelle città europee
- una sfiducia nella politica convergente verso populismi privi di strumenti di analisi e governo democratici.
Cosa penso sia necessario chiedere a Italia Viva ed ai suoi militanti e organismi territoriali e nazionali, e in Europa:
- Partecipare a una riflessione sui modelli economici attuali salvaguardando la propria matrice democratica di ispirazione cristiana e laica. Ovvero non aderendo a una riproposizione sic et simpliciter delle logiche liberiste. Trovare quindi modelli economici democraticamente rispettosi delle contrattazioni e del lavoro, non paternalistico liberali. Lavorare a un modello nuovo di crescita felice e orizzontale, potrebbe essere uno spunto.
- Non rinunciare alla nostra identità e forza, sia anche essa minoritaria a causa delle campagne di odio mediatico costruite per abbatterci nella percezione popolare, e invece rivendicare specificità e natura della nostra esperienza a tutti i livelli (lavoro, diritti, accesso ed eguaglianze, europeismo e riformismo)
- Trasformarsi in un vero partito, con organismi eletti dal basso, e momenti assembleari ad ogni livello. Istituire forme e luoghi di incontro e crescita politico culturale dal basso. Non scuole politiche d’élite ma palestre di confronto e studio diffuse nel territorio. I comitati erano una ottima esperienza, che si dovrebbe recuperare, come Faculty diffusa e permanente, da accostare agli organismi di rappresentanza territoriali, ma aperte al dialogo politico con tutti.
- Avere una dirigenza formata alla buona comunicazione, al public speaking, all’intelligenza emotiva, alla gestione dei team anche in virtuale, alla mediazione culturale.
- Confermarsi come Partito Europeo, a prescindere dalle alleanze italiane. Ovvero lasciare a Calenda il Terzo polo e lavorare alla costituzione di una RenewEurope che sia ancora più avanti di se stessa – “Renew Europe P.E.R.” (partito europeo riformista) che dialoghi a sinistra in Europa fuori dalle contese locali con l’apparato PD, che abbia in Matteo Renzi e altri leader i punti di riferimento politici e non di di leadership e intelligenza personale.
- A livello locale, italiano, regionale e cittadino, la speranza è di un dialogo con Azione e con le forze di centro, aperto, continuo ma non vincolante, per ridare la dignità che merita alla posizione ed esperienza politica di Italia Viva e del riformismo renziano. In Italia, ci può bastare lavorare per un 6% identitario, piuttosto che puntare a un 20 melangée, che, più che farci vincere, ci snatura.
A tutta l’Assemblea di oggi, grazie e buon lavoro a tutti noi,
(Nerina Garofalo)
Brava!! Ottimo programma